lunedì 24 marzo 2025

IN ORDINE SPARSO

 C'era una volta.. a sessantaquattro anni potrei cominciare così. In realtà mi piacerebbe mescolare il futuro col presente senza fare mancare la presenza del passato che non ci abbandona mai, per fortuna o almeno speriamo. 
Quindi i progetti futuri, quelli trascorsi mescolati con l'attualità, la quotidianità, la nostra vita, l'economia, gli amici, o presunti tali..., le passioni e gli imprevisti che non mancano mai. Non ho menzionato l'amore che mi è sfuggito.. ma esiste.
Condirei il tutto con una due cucchiai abbondanti di ironia e buon umore.
Quindi, si dice che se inizi a scrivere è perché hai qualcosa da raccontare.
Un curriculum particolare, diciamo, come usava dire il nostro professore di elettronica al Corni. Acquisizione di un bar tavola fredda a Carpi, Bar Tiffany, mi occupavo del cibo, oggi non esiste più, firmando 120 milioni di lire di cambiali insieme ad altri due soci Claudio e Marino. Pagato tutto in 3 anni e mezzo e venduto il locale. 
Da un'attività commerciale passo a quella di rappresentanza, conosco Lugli, che era il titolare del pronto moda Cobra sempre a Carpi, e mi propone di vendere abbigliamento da donna ai grossisti del nord Italia, produzione e creazione interna.
Poi arrivò il 1994... a Carpi vennero spazzati via 400 pronto moda Cobra compreso, attività che ho svolto con soddisfazione per 7 anni. Soddisfazioni economiche ma un impegno davvero oneroso, senza orari e 60/70 mila km annui, i primi due anni in Citroen BX poi, gavetta finita, in Volvo 760, una figata, ultimi due anni in Saab 9000 a benza con l'impianto GPL, sembrava un aereo..
Ne sono uscito molto stressato e con due soldi da parte ho deciso di cambiare completamente dedicandomi ad una passione, mobili antichi, spesso vecchi...  Conosco Renato, a Cognento in una bellissima villa che stava pagando, credo.
Restaurava e commerciava mobili antichi e vecchi, non era certo benestante ma la moglie aveva uno studio in centro a Modena e faceva la psicologa, suppongo guadagnasse bene. A 33 anni mi misi a fare il garzone, letteralmente, per imparare come funzionava quel mondo e ovviamente a restaurare, mi piaceva davvero tantissimo. Ero impegnato però solo al mattino e quindi dovevo cercarne un altro.
Girando per restauratori conosco Righi che aveva un laboratorio in centro a Carpi.
Quindi al mattino a Cognento e al pomeriggio a Carpi a 10 mila lire ora..
Dopo un anno e mezzo ho aperto un laboratorio alla Sacca a Modena, in affitto.
Gavetta durissima, i primi 6 mesi non entrò nessuno, lavoravo sottopagato per i miei mentori che mi avevano insegnato. Pagavo a malapena le spese e lavoravo una montagna di ore.. Poi arrivò anche il lavoro vero dai privati. Questa attività terminò il 31 dicembre 2013, dopo la venuta di Monti al governo che, come disse lui alla CNN, distrusse la domanda interna con il consolidamento fiscale. C'è ancora il video su You Tube. Devo dire che chiudere La Bottega di Coia Franco è stato doloroso, venni pervaso da una crisi depressiva, non riesco a dire di che entità ma ne uscii da solo senza medici o farmaci, l'amico medico Paolo mi prescrisse degli anti depressivi ma li gettai senza toccarne uno. Giocò un ruolo anche la separazione e la fine della convivenza con la Patty, di conseguenza il trasferimento dal centro di Modena a Fontana di Rubiera. Alla tenera età di 54 anni ho ricominciato di nuovo da zero, la relazione in realtà proseguì per alcuni anni da case separate. 
L'amico di vecchia data Bruno mi fece conoscere Marco, col quale collaborava. Si occupavano di Finanza Agevolata, materia e attività quasi sconosciuta allora, correva l'anno 2014. Attraverso fondi statali e o europei, tramite bandi le aziende potevano ottenere contributi o finanziamenti a tasso agevolato. Il consulente quindi contattava le aziende per verificare se avessero i requisiti per potere partecipare, tramite progetti specifici, ai bandi. Ricerca e sviluppo e investimenti in macchinari erano i più premianti. Il Gruppo del Barba si componeva di Marco, il titolare, il sottoscritto, Bruno appunto e Massimiliano da Bologna, tutti portatori sani di partita iva. Per un anno e mezzo guadagnavo per coprire le spese dell'auto, avevo sostituito il Ducato da restauratore con la 500L , i pranzi fuori, il telefono ecc. Con pazienza e molto lavoro arrivarono i primi clienti poi l'attività prese piede e vidi molte soddisfazioni, soprattutto economiche, la professione non mi coinvolse mai particolarmente. 
L'esperienza è stata però notevole, il Gruppo passò dal fatturare 300 mila euro a 7 milioni nell'arco di sei sette anni con oltre venti collaboratori commerciali. 
Arrivò, dopo cotanto successo, l'acquisizione del Gruppo da parte di Cerved, il più grande data base del Paese. Siamo passati quindi da un gruppo che fatturava 7 milioni ad un altro che ne faceva 480.. Un ministero, 2000 dipendenti, gira tutto su una piattaforma informatica, la famosa Sales Force, diciamo complessa..  
A parte l'impatto iniziale sembrava tutto sommato sopportabile, la componente umana era praticamente scomparsa ma ce la gestivamo...
Trascorrono un paio di anni e arriva ION Group, fornisce software e dati per istituzioni finanziarie e grandi aziende. Fattura circa 3 miliardi. La direzione decise di licenziare oltre 100 collaboratori a partita iva, con una Pec, perché avevamo un costo troppo elevato per l'azienda. Siamo ovviamente tutti in causa, la mia confido si concluda a gennaio 2026 con un accordo non proprio soddisfacente ma non ho voglia di pazientare anni. Giunto a 63 anni, il 30 Novembre 2024, si conclude la mia carriera professionale. Decido di smettere di lavorare in attesa della pensione speriamo...
Un percorso di vita decisamente anomalo che mi ha fatto pensare di poter scrivere anche se devo imparare, sto usando questo spazio per capire se riuscirò nell'intento. Vedremo se sarò conseguente applicandomi con continuità.                              
Il desiderio di scrivere in realtà ha origini pregresse, risale a quando ho realizzato la profonda natura dell'ultima professione svolta, Consulente di Finanza Agevolata.
Avevo anche iniziato ad impostare la copertina di un presunto libro:


E ovviamente il titolo: 
             IL GRUPPO DEL BAR

           La Grande Fuffa

Anche la quarta di copertina:


Tra l'altro era un'attività sconosciuta ai più, erano pochissimi gli intermediari tra le aziende e i fondi pubblici. Ovviamente non era tutto bianco o nero, il titolo è fuorviante, però diciamo che erano ben presenti un milione di sfumature di grigio.


RIENTRO

Dopo circa cinque mesi riprendo il blog, dopo il rientro dal Giappone mi ci sono volute un paio di settimane per riprendere conoscenza, nel ...